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ZITELLI CONTI Giulia
pubblica
Libya
70
Domenico Infantolino
Scanned Photo
"1970, L'addio a Tripoli" fa parte del fondo "Italiani di Libia" che comprende 47 interviste, raccolte e trascritte tra il 2012 e il 2018, e diverse decine di riproduzioni digitali di fotografie. È stato depositato nell’Archivio di fonti orali per volontà dell’autore, a scopo di conservazione.
Nato a Tripoli nel 1943 da una famiglia di siciliani, emigrati prima in Tunisia poi in Libia all’inizio del secolo, Domenico (Mimì) Infantolino trascorre la sua giovinezza a Tripoli durante la dominazione inglese e il regno di re Idris. Iscritto all’università di Padova, dopo l’espulsione degli italiani dalla Libia, decisa dal colonnello Gheddafi nel 1970, si ferma a Padova e vi costruisce la sua vita famigliare e professionale. Dopo la pensione riprende gli studi, iscrivendosi a Ca’ Foscari. Nel 2009 si laurea in Lingue e Culture dell’Eurasia e del Mediterraneo con la tesi Italia e Libia: tra storiografia e ricordi (relatore Antonella Ghersetti, professore di Lingua e letteratura araba). Nel 2014 consegue la laurea in Antropologia Culturale, Etnologia ed Etnolinguistica con la tesi Socialità urbana a Tripoli negli anni 50-60 nelle memorie orali e iconografiche degli italiani di Libia (relatore Gianni Dore, professore di Etnografia e storia dell’Africa). Nel 2018 si laurea in Storia con la tesi Una patria di parole. Storia orale degli italiani profughi dalla Libia (relatore Alessandro Casellato, professore di Storia orale). Mimì Infantolino è mancato nell’estate del 2020, mentre stava correggendo le bozze del suo libro, Patria di parole. Autobiografia degli italiani di Libia, Padova, Cleup, 2020.
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